RECAP 2025 – TERZA PARTE

Quando si cammina per le sue terre, specialmente lontano dal Crinale, è abbastanza raro raggiungere un autentico belvedere, il panorama è corto, la vista è quasi sempre spezzata da una dorsale anonima, da una gobba boscosa, la finestra su un frammento in declivio si richiude subito con la svolta del sentiero. La condizione psicologica che si vive è quella di un movimento acentrico, non di una sosta, è un vagabondaggio dissipativo, non una spedizione mirata. I luoghi si nascondono gli uni con gli altri, il dopo è molto simile al prima, la citazione è allusiva e invadente, il rizoma, l’intertestualità sono più metonimie che metafore. Da un lato quindi una crescente irrequietezza nostalgica, un’ansia di raggiungere qualcosa che non arriva e comunque la sensazione che ciò che si è appena abbandonato continuerà a pulsare ancora davanti a noi, dall’altro un senso di vaga impermanenza, di interruzione lontana. E mentre si camminano gli spazi, è sempre più evidente che si camminano tempi, durate storiche, penombre di epoche che somigliano a vecchie strutture di arenaria abbandonate da una generazione o da millenni. Vestigia, fustaie e rocce come megaliti, ruote di mulino come totem, polle primigenie, nevi preromane. Sono lì. Ma come esumarle?”

[fonte]

Fuori da Spotify:

Darkness Darkness – Beauty of the World
Jon Irabagon – Colocation
Tsoh Tso ft. An Illustrated Mess, HellnBack, U B O & Deidra Peaches – Dead Indians Part II

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Roberto Perissinotto
Roberto Perissinotto