Minime premesse.
Per chi ci leggeva già: Come vi abbiamo accennato, stiamo cominciando a sondare il territorio italiano e la musica che ne esce fuori. Se siete confusi su cosa significano le stelline, andate qui. Visto che per adesso questa rubrica è in fase sperimentale, abbiate pazienza se qualcosa non torna o se non percepite lo stesso livello di attenzione delle nostre recensioni normali. Andrà sempre un po’ meglio della volta precedente, ma da qualche parte bisogna partire.
Per tutti: eccovi una carrellata di dischi italiani in uscita che, per un motivo o per un altro, abbiamo trovato tra i più meritevoli nelle nostre ricerche. Buona lettura e buon ascolto!
C+C=Maxigross – Nuova Era Oscura Vol. 1 ⭐️⭐️⭐️
(Dischi Sotterranei / Tega) | Neo-psychedelia, Psychedelic folk
I C+C=Maxigross, a spanne, fanno parte di quell’insieme di gruppi italiani che faticano a identificarsi in un genere e che si fanno una carriera in quanto noi, coloro che suonano questa cosa qui. Qualunque cosa sia. Una di quelle band che sta in giro da sempre (voi ve lo ricordate il 2008?) e che ha sempre consegnato dischi all’altezza delle aspettative della propria nicchia, a volte con Trovarobato, a volte fondandosi l’etichetta da soli (Vaggimal), oggi con Dischi Sotterranei e Tega.
Nuova Era Oscura Vol. 1 è un disco – ironico – luminosissimo, che quando decide di prenderla di petto si trova a incespicare tra le suggestioni neo-psichedeliche della parte migliore degli Animal Collective (Festa (per Chi Parte E Per Chi Resta), Aurora) e la vibe anthemica di certi pezzi gospel pop come la Tender dei Blur e la Wake Up degli Arcade Fire (Nuova Era Oscura, Madre). La sensazione di vaga familiarità che passa dai momenti più calmi del disco (Schumann, Diavolo Nero), viene compensata dalla sorpresa continua dei pezzi più free e jazzy (Partiti Soli, Tega #3), in un destro-sinistro che sulla lunga distanza non lascia scampo e che ci costringe matematicamente a tentare un replay per capire cosa cazzo sia successo nelle nostre cuffie. Bomba.
Le prossime date per beccare i C+C=Maxigross dal vivo:
28 Marzo – Colorificio Kroen (Verona)
11 Aprile – Arci G.O.B. (Viareggio)
12 Aprile – Covo Club (Bologna)
11 Maggio – Studio Miriam x Croma Hub (Roma)
16 Maggio – Arcella Bella (Padova)
18 Maggio – Arci Bellezza (Milano)
La Follia – Torbido ⭐️

(Tutto il nostro sangue / Shove Records / Porco Rosso Records) | Post-hardcore
Torbido è la nuova uscita di un trio brianzolo attivo in campo punk da una dozzina di anni, i La Follia, oggi in collaborazione con Tutto il nostro sangue, Shove Records e Porco Rosso Records.
Il suono dei La Follia non scende a compromessi, e infatti il risultato non è proprio per tutti. Un blend di produzione dissonante, dirompente e di un missaggio definibile albiniano, di peso, fa da base per un cantato e uno scream nasale e arido, che si concentra su dei quadretti nichilisti e che a volte è un po’ too much. Quando la band funziona, però, la loro scrittura riesce ad andare ben al di sopra delle aspettative. Sono soprattutti i momenti in cui i tre scelgono di prendere fiato dalle loro sequenze di hook scattanti e discontinui, regalandoci dei soundscape che non hanno troppo da invidiare a tanti capolavori del post-hardcore. Fate un tentativo con Sognando Pecore Elettriche, Kobane, o Torbido, e poi venitemi a dire.
I La Follia non hanno live in programma, ma potete seguirli sul loro profilo instagram per tutti gli aggiornamenti del caso.
Korobu – K for Key ⭐️⭐️⭐️

(Locomotiv Records) | Alternative rock, Post-punk
Più giovani, invece, sono i Korobu, che con il loro K for Key battezzano una seconda uscita con la label del Locomotiv di Bologna. Leggere la descrizione del disco è come andare al campetto e trovare tutti gli amici: si parla di Lizzy Mercier Descloux, Pop Group, Liars, Silver Apples, Roxy Music. Piglia bene. Ma sarà a sproposito?
I Korobu vogliono giocare a fare i no waver, i punk funker, gli art rocker, i synth punker, ma quando ci mettiamo a sentire l’attacco Love Love Love tutto di quel basso e quel sax urla MORPHINE!!!, da qualsiasi parte si guardi. Però poi, man mano che si va avanti, le ispirazioni citate dalla band si sentono tutte, e questo dark jazz estemporaneo riesce a dare una tinta di caldo ad una musica eclettica che è già di per sé molto interessante. Se aggiungiamo a questa lunga serie di ispirazioni il timbro androgino e flessibile di Gianlorenzo De Sanctis (da Patti Smith a Kevin Parker) e il respiro ambizioso che vena la struttura del disco abbiamo praticamente risolto con una risposta nostrana il problema posto dall’onnipresenza del britpunk nelle classifiche internazionali, id est, “Come dovrebbe suonare la musica fatta con le chitarre, oggi?”. La risposta è: “Così. Guarda e piangi”. Bestiali.
Le prossime date per beccare i Korobu dal vivo:
28 Marzo – Osteria dei Preti (Verona)
5 Aprile – Magazzino Parallelo (Cesena)
14 Giugno – Radio Blackout (Torino)
4 Luglio – Sonora Music Festival (Sora)
26 Luglio – Diluvio Festival (Ome)
Giacomo Ancillotto – Descansate Niño ⭐️

(Folderol) | Avant-jazz
Veterano musicista da Valle Aurelia, Giacomo Ancillotto ha uno di quei curriculum che nella musica italiana puoi farti solamente se hai tanta passione e tanta pazienza. Descansate Niño è il suo debutto da leader, uscito da poco per Folderol, e se volete saperne di più su tutta la storia vi rimando subito a questa corposa intervista con Zero.
La musica di Ancillotto ha un’impronta molto particolare: da un lato ci sono delle vibrazioni da cameretta, intimiste e meditabonde, dall’altro le scivolose jam del trio, più vicine a un’esperienza da palco. Da tutto ciò fa capolino una sorta di spaghetti-primitivism che fotografa il concertista romano un po’ a riposo un po’ in sala prove, un po’ delicato e un po’ hard boiled. Può essere ferro nei pezzi avant-jazz staccati e taglienti (Igor Legàri, Flemma) e può essere piuma tra l’ambient jazz (Via Aurelia 253, Hikikomori) e l’unplugged schietto (Se Telefonando). Laddove i pezzi più ombelicali potrebbero non risuonare a tutti, però, bastano le cover di Mina e Gabriella Ferri a ridare un respiro di umanità a tutto campo, condivisibile anche da chi non è stato nelle scarpe dell’autore. Vi sfido ad ascoltare il suo Se Telefonando senza provare alcuna emozione.
Le prossime date per beccare Giacomo Ancillotto dal vivo:
5 Aprile – Thelonious (Trieste)
6 Aprile – Jazz Club Torrione (Ferrara)
12 Aprile – Grande notte del jazz (Brescia)
26 Aprile – Torino Jazz Festival (Torino)
30 Aprile – Jazzflirt (Formia)