È morto Ron Miles

Ron Miles, trombettista jazz e professore all’Università di Denver, è morto a 58 anni. La sua morte, secondo le notizie provenienti dalla Blue Note e dal suo manager, è avvenuta poco prima della mezzanotte di martedì 8 marzo, a causa di complicazioni di una rara malattia del sangue – la policitemia vera.

Miles è stata una delle voci più originali della tromba jazz degli ultimi trent’anni e più. Emerso dalla scena di Denver verso la fine degli anni Ottanta, con collaborazioni varie con Bob Drake dei Thinking Plague, Miles si è quindi imposto grazie a uno stile moderno, fluido e potente, ma sempre venato di un lirismo limpido e delicato. Il suo stile peculiare l’ha reso un musicista richiestissimo, in particolar modo da Bill Frisell con cui ha spesso registrato insieme fin dagli anni Novanta; nell’ultimo decennio, ha inciso anche dischi celebrati al fianco di Myra Melford, Nate Wooley, Mary Halvorson, Brian Blade e soprattutto Joshua Redman: il suo Still Dreaming, nel 2018, gli era valsa pure una nomination ai Grammy. Negli ultimi anni si era legato alla Blue Note, con cui nel 2020 aveva pubblicato un altro album accolto caldamente dalla critica (Rainbow Sign).

All’attività di musicista, Miles ha anche affiancato un’appassionata carriera come educatore, coordinando il programma jazz all’Università di Denver.

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Livore Redazione
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